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Meglio la ribellione della disperazione!

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Krasin
view post Posted on 12/5/2012, 18:24 by: Krasin     +1   -1




USURA DI STATO – I COMUNI LICENZIANO EQUITALIA

Da quando è stata fondata nel 2007, Equitalia è un nome che ha tenuto svegli migliaia di italiani. L’agenzia, per il 51% è in mano all’Agenzia dell’Entrata e il 49% in mano all’Inps, presidente Attiolio Befera. Da quando questo ente è stato costituito ha rappresentato un fardello per gli italiani perché indirettamente ha aumentato la pressione fiscale per via degli interessi altissimi di mora che l’Agenzia applica sulle somme dovute e non ancora riscosse.

MANIFESTAZIONE-CONTRO-EQUITALIA

MANIFESTAZIONE CONTRO EQUITALIA

In passato, se per qualche ragione dimenticavamo o non potevamo pagare alla scadenza un dato importo, ricevevamo un avviso bonario in cui veniva comunicato l’importo insoluto e in riferimento a questo erano riportati gli interessi di mora. Quello che accade oggi è che Equitalia invia la cartella con l’importo dovuto, gli interessi di mora e in più il costo per la riscossione che in media è del 5% dell’importo e in caso di ulteriore ritardo si trasforma in un ulteriore 9%.

Se il cittadino è in ritardo con il pagamento, accade che un anno dopo dovrà corrispondere all’ente riscossero 11,450% d’interesse annuo a cui occorre aggiungere una sanzione amministrativa del 30% e l’aggio per la riscossione. Totale per ogni insoluto a cui il cittadino non potrà far fronte, dovrà mettere in conto di pagare il 50,4508% in più. Accade poi che a fronte di un ritardo, Equitalia applica lo strumento dell’ipoteca dell’immobile o del fermo amministrativo del bene. In questo caso, anche se il cittadino provvede al pagamento dovrà far fronte ance ai costi per l a cancellazione della trascrizione di ipoteca e la cancellazione del fermo.

Chiunque sa bene che se un normale cittadino vanta un credito nei confronti di qualcuno, nel momento in cui non riesce a riscuoterlo deve aprire un contenzioso giudiziario e sarà il magistrato a verificare se vi è un titolo legittimo che consenta di richiedere giudizialmente l’esecuzione del pagamento. Con Equitalia, invece, tutto questo non è necessario. Infatti è sufficiente l’iscrizione a ruolo per dare titolo agli agenti di Equitalia di procedere alla riscossione attraverso l’esecuzione forzata sui beni del debitore attraverso le azioni di ipoteca, del fermo amministrativo o del pignoramento. Sarà dunque eventualmente il cittadino, a proprie spese, a doversi difendere dall’ente dimostrando che l’importo per qualsivoglia ragione non è dovuto, o è stato già pagato. Quindi Equitalia è l’unico soggetto in grado di iscrivere un ipoteca su un immobile su un credito che è solo presunto e talvolta di proporzioni assolutamente minime rispetto al bene, quasi sempre la prima casa, oggetto di ipoteca. Perché accade che per un multa di poche decine di euro, ad un cittadino vengano richieste, tra interessi e spese di riscossione, delle cifre spropositate che al momento non può corrispondere e allora Equitalia, ad esempio per un divieto di sosta, può ipotecare la casa di una famiglia. Infatti come si è scoperto recentemente, Equitalia preferisce ipotecare la casa, piuttosto che pignorare un dato bene il cui valore e proporzionale al oggetto del debito del cittadino, perché questo esercita una pressione maggiore. In oltre se il cittadino non riesce a pagare c’è il mercato degli “avvoltoi” (periti, avvocati, personale amministrativo) che lucrano dalla vendita del bene.

POLIZIA IN TENUTA ANTISOMMOSSA IN DIFESA DI EQUITALIA

POLIZIA-IN-TENUTA-ANTISOMMOSSA-IN-DIFESA-DI-EQUITALIA1

Le proteste di piazza e i tanti suicidi causati da cartelle esattoriali e pignoramenti, hanno imposto alla Stato di porre un minimo argine allo strapotere di Equitalia. Così ai sensi del decreto-legge n. 70/2011, l’ipoteca può essere iscritta solo per debiti superiori ad 8.000 euro; fino a 20.000 euro sono previste particolari limitazioni. Tuttavia per il cittadino ricevere una cartella di Equitalia è ogni volta uno schock, e molte famiglie e imprese rischiano di finire sul lastrico per una cartella di Equitalia non pagata. Infatti se il cittadini risulta insolvente partono le segnalazioni anche sul sistema bancario che potrebbe, e spessissimo lo fa, chiedere il rientro di mutui e fidi.

Nonostante le dichiarazioni fatte a pieni polmoni dai nostri politici, la situazione non è cambiata, ma con la crisi e l’impoverimento delle famiglie è anzi peggiorata. Ora c’è una nuova presa di coscienza dei cittadini e fortunatamente sembra che molti sindaci hanno deciso di prendere posizione rispetto ad Equitalia e visto che la legge consente di farlo, alcuni comuni hanno licenziato Equitalia è provvedono da se alla riscossione del proprio dovuto.

Infatti il decreto legislativo 446 del 1997, la legge 338 del 2000 e in fine la legge 166 del 2011 consentono alle amministrazioni di incassare multe e tributi non pagati senza servirsi di Equitalia.

Così, per esempio, ha deciso di fare Luca De Carlo, sindaco del comune di Calalzo di Cadore (provincia di Belluno) che ha deciso di dare il ben servito ad Equitalia e affidare la riscossione di multe e tributi alla Comunità Montana di Valbelluna e il comune potrà seguire tutte le procedure in corso via Web.

LUCA-DE-CARLO
LUCA DE CARLO

Il sindaco, Luca De Carlo ha infatti spiegato che la legge 166/2011 prevede che i comuni, volendo possono non utilizzare l’ente Equitalia per la riscossione dei tributi, che però i comuni spesso ignorano questa opzione perché non vogliono farsi carico di un maggior lavoro amministrativo.

“Già da inizio 2011 il Comune di Calalzo gestisce autonomamente la riscossione di tutte le entrate tributarie e patrimoniali, con tempi rapidi e un rapporto diretto ed immediato con gli utenti. Ci si è posto però il problema dei crediti insoluti, procedura anti-economica se gestita dal Comune per il basso numero di calaltini morosi. La Comunità Montana di Valbelluna ci supporterà invece in tutte le procedure e a costi più che vantaggiosi. Partendo da crediti certi, liquidi ed esigibili trasmessi dal Comune, si attiva la procedura di recupero sempre di concerto con il municipio, che collegandosi al portale della Comunità Montana potrà seguirne le fasi e accedere alle rendicontazioni dell’attività in fieri”.

“Si tratta di un’azione decisa, con un forte impatto simbolico. In un momento di crisi e difficoltà per le nostre famiglie, vogliamo che i nostri cittadini si sentano più tutelati, cosa che non avviene con Equitalia. Gestendo così i nuovi casi di recupero crediti, potremo monitorare i casi ed intervenire prima che i calaltini rischino il pignoramento della casa. I nostri cittadini sono per la quasi totalità puntuali nel corrispondere ai tributi locali, e se esistono delle dimenticanze o degli insoluti vogliamo siano riscossi con regole differenti da quelle applicate da Equitalia, nelle quali per il committente è complesso seguire la procedura in essere”.

Il Sindaco di Calalzo non solo ha reso più umani i metodi di riscossione e non rischiano di mettere in ginocchio intere famiglie con costi sociali poi ben più gravi che ricadrebbero sull’intera comunità, ma non servendosi di Equitalia ha anche risparmiato del prezioso denaro: 13 mila euro per i 2000 cittadini del comune. Questa somma, anziché essere stata corrisposta ad Equitalia è servita per fornire delle agevolazioni ai cittadini concesse sotto forma di bonus per libri, trasporti, bambini.

Inoltre il comune ha rilevato che con il pagamento attraverso la Comunità Montana anziché attraverso Equitalia, i cittadini hanno pagato più volentieri il loro dovuto, con un + 16% rispetto all’anno precedente.

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GIAN PAOLO MARRAS SINDACO DI OTTANA

L’esempio dato dal Sindacato di Calalzo non è passato inosservato e ha iniziato a fare proseliti; la stessa idea è stata raccolta da alcuni sindaci della Lega Nord (Thiene, San Donà di Piave, Marazzone, Zanica), ma anche in Sardegna dove ad esempio il Sindaco di Ottana Gian Paolo Marras ha deciso di liberarsi di Equitalia, aiutando così i cittadini e risparmiando sulle casse dello Stato.

Speriamo che presto tutti i comuni adottino questa soluzione, anzi, ora sotto elezioni amministrative, i cittadini elettori dovrebbero pretendere che in campagna elettorale gli aspiranti sindaci mettano nero su bianco che in caso di elezioni tra i primi provvedimenti da adottare, ci sia quello di licenziare Equitalia.

LA PENNA DELLA COSCIENZA
 
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8 replies since 12/5/2012, 09:26   167 views
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