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Meglio la ribellione della disperazione!

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Krasin
view post Posted on 12/5/2012, 09:26     +1   -1




Chiudiamola con Equitalia! Fermiamo il massacro sociale in atto contro i lavoratori e le fasce sociali più deboli!

(11 Maggio 2012)

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foto: www.caunapoli.org

Anche a Napoli il presidio convocato dai movimenti sociali di studenti, lavoratori e disoccupati, contro Equitalia catalizza il malessere sociale che cova da troppo tempo all’apparenza sopito.

Da subito le nostre rivendicazioni riscuotono l’approvazione unanime dei passanti e degli abitanti del rione Vasto, poichè Equitalia è uno dei tanti simboli della condizione umiliante che devono vivere milioni di lavoratori nel nostro paese, strangolati dalle tasse e da condizioni di lavoro sempre più insostenibili, mentre il governo del gran capitale continua il suo percorso a tappe forzate per smantellare qualsiasi residuo di diritti e garanzie sociali conquistati dalle lotte del passato.

Alla richiesta della piazza di abbassare le serrande almeno per un giorno in segno di rispetto per i tanti lutti provocati dalla crisi, la sede Equitalia di Corso Meridionale oppone un netto e arrogante rifiuto, sentendosi protetta dalla massiccia presenza delle forze dell’ordine (sociale).

A quest’ennesimo atto di arroganza difficile da mandar giù, partono le cariche della polizia, violente, tese a far male e a scoraggiare lo scendere in piazza delle persone, ma il presidio ha voglia di lottare e di resistere nonostante tutto, tant’è vero che dopo continua lo speakeraggio e lo scambio d’idee con i passanti e la gente del rione.

La repressione non ci fermerà! Che i sacrifici li facciano i padroni! Il capitalismo è la crisi!

di seguito il comunicato congiunto delle Realtà dei movimenti napoletani contro Equitalia

Venerdi prossimo assemblea pubblica in largo Ponte di Tappia. La mobilitazione continua, difendiamo solo il nostro futuro!

Oggi oltre 200 persone si sono riunite in Presidio sotto la sede di Equitalia in Corso Meridionale a Napoli, in una manifestazione pubblica che pure era nata spontanea e improvvisa dopo l'ennesimo gesto di disperazione causato dalle logiche e dalle modalità operative di Equitalia: il tentato suicidio dell'artigiano Pietro Paganelli, mentre in questi giorni altre tragedie si sono consumate.

Perciò comitati di precari, centri sociali, reti studentesche, sindacati di base sono scesi in piazza con lo slogan : "Meglio la ribellione della disperazione!". Al presidio tanti che sono convenuti leggendo il manifesto e tra loro anche scrittori e sceneggiatori sensibili alla questione sociale come Maurizio Braucci. Sui presenti almeno l'80% ha ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia... direttamente o tramite la propria famiglia. La disperazione di storie come quella di Enrico, precario che tentando di aprire un mutuo ha scoperto di avere la casa ipotecata per delle tasse della spazzatura non pagate (nella città della continua emergenza rifiuti...) negli anni '90.

1000 euro che con gli interessi sono decollate direttamente a 2800 euro e che sono bastati a ipotecargli l'unica casa di abitazione. O Giovanni, pensionato con una cartella esattoriale di 8000 euro che urlava al microfono: "finisce che morirò prima io del mio debito!". Ed è proprio questa la questione: questa spa messa dai governi a gestire una forma di strozzinaggio legalizzato contro le fasce deboli della popolazione: lavoratori, precari, disoccupati, pensionati, già vessati dalla crisi e aggrediti dalle cosiddette politiche di "austerity". Mentre la grande evasione e i grandi capitali rimangono intoccati nei paradisi fiscali! Il debito è diventata quasi una nuova condizione di cittadinanza per i soggetti sociali subalterni. Il presidio aveva chiesto che lo sportello restasse chiuso almeno oggi in segno di lutto e di rispetto per le tragedie di questi giorni. Invece ha continuato a funzionare blindato da cinque camionette della celere...

Questo ha alimentato la tensione, i manifestanti hanno occupato la strada ed è partito un simbolico lancio di uova e di vernice rossa contro la sede di Equitalia che infine ha chiuso.

A quel punto però la celere ha caricato ben quattro volte! I presidianti hanno cercato di difendersi come potevano di fronte alla furia dei manganelli, ma ciò non ha ovviamente impedito che almeno cinque persone si spaccassero il capo, in tre costrette ai punti di sutura in ospedale. La realtà è che Equitalia è un vero tabù politico: mentre per le manifestazioni di protesta contro questo mostro arrivano processi e denunce, nessuno la mette in discussione, malgrado persino gli scandali del suo management che guadagna centinaia di migliaia di euro all'anno sul sangue della povera gente (e le cui società comprano le case pignorate...).

Ma non ci fermeremo e facciamo appello alla mobilitazione a Napoli come in tutta Italia, dove le iniziative pubbliche si stanno moltiplicando! Rivendichiamo tutti la chiusura di Equitalia e di tutte le altre ipotesi di agenzie del genere (compreso quelle che vorrebbero costituire i comuni nel 2013), la fine di questi metodi usurai e una sanatoria dei debiti delle fasce deboli della popolazione: precari, disoccupati, lavoratori e pensionati che non possono reggere questo assedio alle proprie vite nell'impotenza e nella disperazione! Non pagheremo noi la vostra crisi!

Ovviamente il nostro obiettivo di lotta non sono gli impiegati che stanno dietro a uno sportello, ma questa spa dello strozzinaggio che deve fermarsi.

video da ilfattoquotidiano

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Edited by Krasin - 12/5/2012, 10:55
 
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rector99
view post Posted on 12/5/2012, 17:35     +1   -1




TU PAGHI LE TASSE??? TU EVADI E FAI IL LADRUNCOLO ITALICO??? TU, ESSENDO RICCHIONE E PERCIO' APPARTENENTE A CATEGORIA DESCRIMINATA E BISOGNOSA DEL WELFARE ITALIANO, USUFRUISCI DI AIUTI STATALI O DI AIUTI SULLA TUA MENOMAMZA FISICA??? SE SEI IN REGOLA NON HAI NULLA DA TEMERE DA EQUITALIA, SE INVECE................... :th_BwaaaHaaa.gif:
 
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Krasin
view post Posted on 12/5/2012, 18:24     +1   -1




USURA DI STATO – I COMUNI LICENZIANO EQUITALIA

Da quando è stata fondata nel 2007, Equitalia è un nome che ha tenuto svegli migliaia di italiani. L’agenzia, per il 51% è in mano all’Agenzia dell’Entrata e il 49% in mano all’Inps, presidente Attiolio Befera. Da quando questo ente è stato costituito ha rappresentato un fardello per gli italiani perché indirettamente ha aumentato la pressione fiscale per via degli interessi altissimi di mora che l’Agenzia applica sulle somme dovute e non ancora riscosse.

MANIFESTAZIONE-CONTRO-EQUITALIA

MANIFESTAZIONE CONTRO EQUITALIA

In passato, se per qualche ragione dimenticavamo o non potevamo pagare alla scadenza un dato importo, ricevevamo un avviso bonario in cui veniva comunicato l’importo insoluto e in riferimento a questo erano riportati gli interessi di mora. Quello che accade oggi è che Equitalia invia la cartella con l’importo dovuto, gli interessi di mora e in più il costo per la riscossione che in media è del 5% dell’importo e in caso di ulteriore ritardo si trasforma in un ulteriore 9%.

Se il cittadino è in ritardo con il pagamento, accade che un anno dopo dovrà corrispondere all’ente riscossero 11,450% d’interesse annuo a cui occorre aggiungere una sanzione amministrativa del 30% e l’aggio per la riscossione. Totale per ogni insoluto a cui il cittadino non potrà far fronte, dovrà mettere in conto di pagare il 50,4508% in più. Accade poi che a fronte di un ritardo, Equitalia applica lo strumento dell’ipoteca dell’immobile o del fermo amministrativo del bene. In questo caso, anche se il cittadino provvede al pagamento dovrà far fronte ance ai costi per l a cancellazione della trascrizione di ipoteca e la cancellazione del fermo.

Chiunque sa bene che se un normale cittadino vanta un credito nei confronti di qualcuno, nel momento in cui non riesce a riscuoterlo deve aprire un contenzioso giudiziario e sarà il magistrato a verificare se vi è un titolo legittimo che consenta di richiedere giudizialmente l’esecuzione del pagamento. Con Equitalia, invece, tutto questo non è necessario. Infatti è sufficiente l’iscrizione a ruolo per dare titolo agli agenti di Equitalia di procedere alla riscossione attraverso l’esecuzione forzata sui beni del debitore attraverso le azioni di ipoteca, del fermo amministrativo o del pignoramento. Sarà dunque eventualmente il cittadino, a proprie spese, a doversi difendere dall’ente dimostrando che l’importo per qualsivoglia ragione non è dovuto, o è stato già pagato. Quindi Equitalia è l’unico soggetto in grado di iscrivere un ipoteca su un immobile su un credito che è solo presunto e talvolta di proporzioni assolutamente minime rispetto al bene, quasi sempre la prima casa, oggetto di ipoteca. Perché accade che per un multa di poche decine di euro, ad un cittadino vengano richieste, tra interessi e spese di riscossione, delle cifre spropositate che al momento non può corrispondere e allora Equitalia, ad esempio per un divieto di sosta, può ipotecare la casa di una famiglia. Infatti come si è scoperto recentemente, Equitalia preferisce ipotecare la casa, piuttosto che pignorare un dato bene il cui valore e proporzionale al oggetto del debito del cittadino, perché questo esercita una pressione maggiore. In oltre se il cittadino non riesce a pagare c’è il mercato degli “avvoltoi” (periti, avvocati, personale amministrativo) che lucrano dalla vendita del bene.

POLIZIA IN TENUTA ANTISOMMOSSA IN DIFESA DI EQUITALIA

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Le proteste di piazza e i tanti suicidi causati da cartelle esattoriali e pignoramenti, hanno imposto alla Stato di porre un minimo argine allo strapotere di Equitalia. Così ai sensi del decreto-legge n. 70/2011, l’ipoteca può essere iscritta solo per debiti superiori ad 8.000 euro; fino a 20.000 euro sono previste particolari limitazioni. Tuttavia per il cittadino ricevere una cartella di Equitalia è ogni volta uno schock, e molte famiglie e imprese rischiano di finire sul lastrico per una cartella di Equitalia non pagata. Infatti se il cittadini risulta insolvente partono le segnalazioni anche sul sistema bancario che potrebbe, e spessissimo lo fa, chiedere il rientro di mutui e fidi.

Nonostante le dichiarazioni fatte a pieni polmoni dai nostri politici, la situazione non è cambiata, ma con la crisi e l’impoverimento delle famiglie è anzi peggiorata. Ora c’è una nuova presa di coscienza dei cittadini e fortunatamente sembra che molti sindaci hanno deciso di prendere posizione rispetto ad Equitalia e visto che la legge consente di farlo, alcuni comuni hanno licenziato Equitalia è provvedono da se alla riscossione del proprio dovuto.

Infatti il decreto legislativo 446 del 1997, la legge 338 del 2000 e in fine la legge 166 del 2011 consentono alle amministrazioni di incassare multe e tributi non pagati senza servirsi di Equitalia.

Così, per esempio, ha deciso di fare Luca De Carlo, sindaco del comune di Calalzo di Cadore (provincia di Belluno) che ha deciso di dare il ben servito ad Equitalia e affidare la riscossione di multe e tributi alla Comunità Montana di Valbelluna e il comune potrà seguire tutte le procedure in corso via Web.

LUCA-DE-CARLO
LUCA DE CARLO

Il sindaco, Luca De Carlo ha infatti spiegato che la legge 166/2011 prevede che i comuni, volendo possono non utilizzare l’ente Equitalia per la riscossione dei tributi, che però i comuni spesso ignorano questa opzione perché non vogliono farsi carico di un maggior lavoro amministrativo.

“Già da inizio 2011 il Comune di Calalzo gestisce autonomamente la riscossione di tutte le entrate tributarie e patrimoniali, con tempi rapidi e un rapporto diretto ed immediato con gli utenti. Ci si è posto però il problema dei crediti insoluti, procedura anti-economica se gestita dal Comune per il basso numero di calaltini morosi. La Comunità Montana di Valbelluna ci supporterà invece in tutte le procedure e a costi più che vantaggiosi. Partendo da crediti certi, liquidi ed esigibili trasmessi dal Comune, si attiva la procedura di recupero sempre di concerto con il municipio, che collegandosi al portale della Comunità Montana potrà seguirne le fasi e accedere alle rendicontazioni dell’attività in fieri”.

“Si tratta di un’azione decisa, con un forte impatto simbolico. In un momento di crisi e difficoltà per le nostre famiglie, vogliamo che i nostri cittadini si sentano più tutelati, cosa che non avviene con Equitalia. Gestendo così i nuovi casi di recupero crediti, potremo monitorare i casi ed intervenire prima che i calaltini rischino il pignoramento della casa. I nostri cittadini sono per la quasi totalità puntuali nel corrispondere ai tributi locali, e se esistono delle dimenticanze o degli insoluti vogliamo siano riscossi con regole differenti da quelle applicate da Equitalia, nelle quali per il committente è complesso seguire la procedura in essere”.

Il Sindaco di Calalzo non solo ha reso più umani i metodi di riscossione e non rischiano di mettere in ginocchio intere famiglie con costi sociali poi ben più gravi che ricadrebbero sull’intera comunità, ma non servendosi di Equitalia ha anche risparmiato del prezioso denaro: 13 mila euro per i 2000 cittadini del comune. Questa somma, anziché essere stata corrisposta ad Equitalia è servita per fornire delle agevolazioni ai cittadini concesse sotto forma di bonus per libri, trasporti, bambini.

Inoltre il comune ha rilevato che con il pagamento attraverso la Comunità Montana anziché attraverso Equitalia, i cittadini hanno pagato più volentieri il loro dovuto, con un + 16% rispetto all’anno precedente.

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GIAN PAOLO MARRAS SINDACO DI OTTANA

L’esempio dato dal Sindacato di Calalzo non è passato inosservato e ha iniziato a fare proseliti; la stessa idea è stata raccolta da alcuni sindaci della Lega Nord (Thiene, San Donà di Piave, Marazzone, Zanica), ma anche in Sardegna dove ad esempio il Sindaco di Ottana Gian Paolo Marras ha deciso di liberarsi di Equitalia, aiutando così i cittadini e risparmiando sulle casse dello Stato.

Speriamo che presto tutti i comuni adottino questa soluzione, anzi, ora sotto elezioni amministrative, i cittadini elettori dovrebbero pretendere che in campagna elettorale gli aspiranti sindaci mettano nero su bianco che in caso di elezioni tra i primi provvedimenti da adottare, ci sia quello di licenziare Equitalia.

LA PENNA DELLA COSCIENZA
 
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Krasin
view post Posted on 18/4/2013, 09:50     +1   -1




al delirio nn c'è mai fine!!!! spesso se si arriva ad avere cartelle dall'equitalia nn è x evasione ma xkè si è strozzati!!!!

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Edited by Krasin - 9/6/2013, 11:10
 
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Krasin
view post Posted on 9/6/2013, 10:12     +1   -1




Grande riflessione: la gente che ha rovinato il mondo ha la cravatta, non i tatuaggi!!

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Krasin
view post Posted on 24/7/2014, 08:22     +1   -1




Ribelliamoci!
Il corpo è mio e lo gestisco io!
Cacchio che corpo..
ahahah
Sò Troppo Forte!!!
Eja, eja - Alalà
Porca puttana...


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pv Lo Zattero del Villaggio
 
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Krasin
view post Posted on 27/7/2014, 19:53     +1   -1




Ribellione New Age..
ahahah
Sò Troppo Forte!!!
Eja, eja - Alalà
Porca puttana...


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pv Lo Zattero del Villaggio
 
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Krasin
view post Posted on 11/4/2015, 23:19     +1   -1




Oggi, con il mitico av-391 pv, Forum j Libertad vi presenta: Horror


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view post Posted on 17/1/2020, 08:16     +1   -1
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