Forum j Libertad

Sesso e disabilità. Il tema è ancora un tabù?

« Older   Newer »
  Share  
Krasin
view post Posted on 21/1/2013, 00:23     +1   -1




Sesso e disabilità. Il tema è ancora un tabù?

locandina%20film-150x124

CITAZIONE (fixaccio @ 17/12/2010, 21:26) 
Riguardo al concetto di "disabili".
Ha ragione kissene. I disabili sono disabili, i portori di handicap hanno handicap, i sordi vogliono essere chiamati sordi (e non diversamente udenti).
Chi ha lavorato con loro lo sa perfettamente; il resto sono solo ciance politichesi che vanno bene per quelli che si sento frustrati ad essere chiamati spazzini e non operatori ecologici.
Chi ha handicap, di qualsiasi tipo, se ne sbatte di queste definizioni da suore carmelitane.

Il villaggio 2010

Edited by Krasin - 25/8/2013, 10:08
 
Top
Krasin
view post Posted on 21/1/2013, 10:58     +1   -1




Sesso a pagamento per disabili, che ne pensi?



Sesso a pagamento ovvero l’assistenza sessuale per le persone disabili. Tania Bocchino, eccentrica artista canavese disabile, autrice del volume Nuda Pelle, lancia delle provocazioni sul sesso a pagamento per le persone disabili.

Ci sono molte persone che a causa della loro disabilità non riescono ad avere una vita sessuale normale e soddisfacente, magari non riescono neanche a pagarsi una prostituta…sappiamo bene quali sono i problemi economici di una persona che vive una situazione di grave disabilità in Italia…

Finanziamo il sesso a pagamento

Schermata-2012-03-01-a-19.45.56

Quindi occorre provvedere al sesso a pagamento magari qualche associazione invece di continuare a finanziare soltanto la ricerca scientifica potrebbe provvedere finanziando anche dei miglioramenti della qualità di vita di una persona, pagando anche delle prostitute… Noi qui stiamo parlando di prostituzione, non stiamo parlando di amore…certo che se uno trova il grande amore, probabilmente avrà da questa persona quello che…

I Regali sono come sesso a pagamento

Noi in realtà paghiamo ogni giorno, paghiamo anche all’interno di una storia d’amore, facciamo dei regali per ottenere qualcosa in cambio, quindi non vedo perchè non si possa avere del sesso a pagamento quindi pagando una prostituta.

L’illusione…

Io credo che tutti quanti prima o poi incontreremo la persona sbagliata, qualcuno che ci illuderà e ci farà star male, e non credo assolutamente che il sesso a pagamento e la prostituzione possa essere una soluzione a tutto questo…

Sesso a pagamento , quando la prostituzione è utile

Vorrei invitare le persone a cercare di realizzarsi in pieno, cercare di trovare una propria strada che sia soddisfacente. Se il proprio desiderio è quello di dar vita ad una relazione vorrei che cercassero di iniziare una relazione, poi è anche vero che ci sono delle esigenze che sono inderogabili, come per esempio l’esigenza puramente sessuale, allora credo che in quel caso li il sesso a pagamento e la prostituzione sia più che utile.

abilitychannel

Edited by Krasin - 15/6/2014, 23:27
 
Top
fixunddrang
view post Posted on 21/1/2013, 11:28     +1   -1




Favorevole ma non al pagamento! Dovrebbe essere un servizio sociale fornito dalle Asl... :th_BwaaaHaaa.gif:
 
Top
Krasin
view post Posted on 22/1/2013, 13:04     +1   -1




Disabili e Sessualità: Assistenza Sessuale per i Disabili

Disabili e Sessualità assistenza Sessuale per i Disabili, un enorme campo da esplorare.

In Olanda, Germania, Belgio e Paesi Scandinavi, sono stati istituiti servizi di “assistenza sessuale per i disabili” che offrono ai disabili dei due sessi, compresi gli omosessuali, prestazioni sessuali.

Le problematiche che ne derivano si rifanno all’etica e alla morale.

sex02

DISABILI E SESSUALITA'

Parliamo di Disabili e Sessualità perchè il sesso è un diritto di tutti. La sessualità è una sfera inalienabile e naturale.

Meglio “diversamente abili” o “diversabili” che “disabili”. Il secondo termine indica la mancanza di un’abilità. Il primo termine, che si stà imponendo recentemente, riconosce nella persona con handicap la presenza dell’abilità seppure diversa, come dire che chi è in carrozzina non è che non può camminare (come insinuerebbe il termine disabile) ma può farlo in maniera diversa.

Una delle critiche fatta all’assistenza sessuale è insinuare che senza una cosa del genere il disabile non abbia possibilità di trovare un “compagno/a”. E’ facile fare i moralisti quando non si vivono certe condizioni.

Un disabile può avere dei compagni, ma è anche vero che, obiettivamente, non ha le stesse possibilità del normodotato, non perchè abbia qualcosa in meno, ma perchè il mondo e la società sono strutturati su caratteristiche umane diverse da quelle del diversabile, caratteristiche umane che la società stessa ha definito come normalità.

sex01

Perchè negare che il mondo è costruito in base ad esigenze diverse e che nella realtà dei fatti un diversabile si trova in svantaggio? E’ vero credere che sia ipocrita negare un diritto come disabili e sessualità per timore di ammettere uno svantaggio.

Lo svantaggio c’è, ma se la popolazione è formata al 90% da chiusi mentali, non è colpa di una fantomatica mancanza del disabile. Se il mondo prevede che per la vita sociale devi fare cose che un diversamente abile può fare con grandi sacrifici o molte limitazioni, non è una mancanza del diversamente abile, la mancanza c’è ed è sociale.

Evitare un diritto per disabili e sessualità per non sembrare bisognosi è ipocrisia. E’ facile per un normodotato in periodo di astinenza andare a prostitute oppure cercare in discoteca chi ci sta, è facile che dall’altra parte si accetti; ma ci sono tipologie di diversibilità che manco le prostitute accettano. Si sentono storie di madri che devono provvedere individualmente a soddisfare questo bisogno del figlio. Non tutta è gente che, nonostante qualche handicap, è comunque piacente o normale e deve solo trovare la persona che non si spaventi di disabili e sessualità e della difficoltà della situazione. Alcuni hanno gravi deformazioni, altri sono handicap psicologici, altri moriranno precocemente e non hanno il tempo materiale di cercare qualcuno che assecondi il normale desiderio di esperienza sessuale.

sex03

DISABILI E SESSUALITA' COME FUNZIONA IN ALTRI PAESI

Il sesso fa anche esso parte dei diritti umani. E quindi anche il tema Disabili e Sessualità ne fa parte. Ne sono convinti i servizi sociali di alcuni comuni della Gran Bretagna, che per i disabili e sessualità stanno sfruttando i soldi del programma del governo “Putting People First” (“prima la gente”) per pagare rapporti con prostitute o visite a spettacoli di lap dance. Il caso, anzi lo scandalo, è scoppiato sulla stampa inglese quando è stata diffusa la notizia che un comune finanzierà una vacanza ad Amsterdam per un giovane di ventuno anni con ritardi di apprendimento. Il ragazzo potrà qui avere il suo primo rapporto sessuale. “E’ stato a due corsi di salute e coscienza sessuale, e vuole provare di che si tratta”, ha spiegato un’assistente sociale al Daily Mirror. “Le ragazze ad Amsterdam sono molto più protette di quelle sulle strade britanniche: lasciamolo divertire, rifiutargli questo servizio sarebbe una violazione dei suoi diritti umani”.

sd02

Le polemiche oltremanica non sono tardate ad arrivare. Ma il caso del disabile iniziato al sesso è solo la punta di un iceberg. Il programma del governo britannico è infatti molto consistente dal punto di vista economico: per i disabili e sessualità stanziati ben cinquecentoventi milioni di sterline. Sarebbero quattro i comuni cha hanno usato i fondi per fornire ai clienti disabili servizi di natura sessuale a pagamento. In UK, andare con prostitute non è reato.

Il programma del governo britannico su disabili e sessualità che mette al centro l’uomo è molto flessibile rispetto all’uso dei fondi. Il 97% dei comuni ha dichiarato di non avere politiche “ufficiali” in materia di disabili e sessualità e di lasciare la decisione finale alla discrezione degli assistenti sociali, che hanno un’apertura mentale inimmaginabile per il nostro paese. Oltre ai rapporti sessuali, per i disabili e sessualità sono anche finanziati: spettacoli a sfondo sessuale, chat erotiche, ma anche vacanze nel Mediterraneo.

sex04

DISABILI E SESSUALITA' SONDAGGIO PER L'ASSISTENZA SESSUALE

In un sondaggio su disabili e sessualità proposto su Internet, otto disabili su dieci si rivolgerebbero ad un “assistente sessuale”.

Un tema così delicato come quello che nasce dall’accostamento delle parole disabili e sessualità che sono due temi ancora tabù.

Il sondaggio su disabili e sessualità nasce in seguito alla notizia che in Svizzera svolgono regolarmente la loro attività dieci assistenti sessuali professionisti, che propongono ai disabili psichici che lo richiedono, massaggi, carezze, esperienze sessuali e giochi erotici. Sono sei donne e quattro uomini: dopo aver seguito un corso di formazione su disabili e sessualità svolgono questa attività a una tariffa di centocinquanta franchi l’ora. In questo caso si tratta di disabili psichici, ma evidentemente il problema riguarda anche molti disabili motori che, a seconda delle patologie, si trovano in difficoltà nel momento in cui hanno bisogno di espletare normali e consuete pulsioni sessuali.

I risultati del sondaggio su disabili e sessualità sono chiari: il dato del 77% dei favorevoli va suddiviso tra chi “prenderebbe in considerazione questa proposta” (44%), chi l’accetterebbe data la presenza di professionisti (26%), e chi infine “non ne farebbe uso, ma non ci vede nulla di male” (7%). Ma un buon 5% dei navigatori non approva questa iniziativa su disabili e sessualità perchè “sarebbe come legalizzare la prostituzione”.

sex05

Giudicare il risultato del sondaggio disabili e sessualità dal punto di vista di chi la disabilità non la vive rischia di essere fuorviante. Bisognerebbe invitare chi confonde l’amore con il sesso, o chi fa professione di romanticismo per negare il diritto al tema disabili e sessualità a spogliarsi di pregiudizi culturali e/o religiosi, per immedesimarsi nello strazio interiore di chi, per un handicapfisico o psichico, non può fare sesso come chiunque.

L’esperienza sessuale è un bisogno fisico primario e in quanto tale va somministrato, anche nel campo disabili e sessualità ovviamente. Dal momento che chi soffre di qualche disabilità spesso non riesce ad avere alcun tipo di rapporto, questa iniziativa potrebbe essere una soluzione terapeutica valida: “…non importano i mezzi, importa il fine”.

Disabili e sessualità dove la sessualità è un tema che interessa sempre, da sempre e tutti. Anche ovviamente i disabili, forse giudicare il risultato dal punto di vista di chi la disabilità non la vive rischia di essere fuorviante.

La libertà per i disabili e sessualità è poter scegliere, non siamo certo noi a scegliere ciò che altri non possono. Dopotutto l’assistenza sessuale non è obbligatoria, ma si può scegliere.


jpg
 
Top
Gilberte
view post Posted on 23/1/2013, 20:16     +1   -1




tutto giusto per carità eh..ma qui manca qualche intervento pregnante
interessante e degno di nota di chi ne ha proposto qui, su FjL, l'apertura
con la sprezzante e insulsa allusione che qui di tematiche che non fossero
percullegiamenti vari e svari non ce ne siano.

vabbè và una prece anche all'intervento pregante e alla sua autrice.
 
Top
robbi
view post Posted on 23/1/2013, 20:35     -1   +1   -1




CITAZIONE (Gilberte @ 23/1/2013, 20:16) 
tutto giusto per carità eh..ma qui manca qualche intervento pregnante
interessante e degno di nota di chi ne ha proposto qui, su FjL, l'apertura
con la sprezzante e insulsa allusione che qui di tematiche che non fossero
percullegiamenti vari e svari non ce ne siano.

vabbè và una prece anche all'intervento pregante e alla sua autrice.

Spiacente, ma sono andata altrove a parlarne.
Una prece alla grammatica :lol:

(percullegiamenti)
 
Top
smilla_e_la_neve
view post Posted on 23/1/2013, 21:19     +1   -1




Io mi chiedo sempre:
questa, in questo forum, che casso ci viene a fare? :huh:

Una prece all'idiozia. :th_BwaaaHaaa.gif:

:dance-tap.gif: :43.gif: :1229677692.gif:
 
Top
vestitadirosso
view post Posted on 23/1/2013, 23:16     +1   -1




CITAZIONE (smilla_e_la_neve @ 23/1/2013, 21:19) 
Io mi chiedo sempre:
questa, in questo forum, che casso ci viene a fare? :huh:

Una prece all'idiozia. :th_BwaaaHaaa.gif:

:dance-tap.gif: :43.gif: :1229677692.gif:

a parlare delle SUE problematiche con il sesso.
gli idioti in fondo sono dei disabili. :rolleyes:
 
Top
smilla_e_la_neve
view post Posted on 23/1/2013, 23:25     +1   +1   -1




Chi piu' e chi meno abbiamo insultato tutti. Chi in modo pesante e chi col fioretto, ma
ci siamo passati tutti.
La differenza sta nel contesto.
Litighiamo? Ok, ci puo' stare...
ma chi arriva di proposito a rompere e sputare veleno, è
un idiota.
E sono generosa....

Adesso la rolly è quella che è...come tutti siamo quelli che siamo.
La differenza tra una persona normale ed una idiota
sta nel fatto che io a rolly gliene dico di tutti i colori se ci litigo.
La scema robbi lo fa ... a prescindere, come l'idiota che è.
Lei insulta per il piacere che le dà insultare e ci va pesante da brava burina.

E' proprio una persona sgradevole.
 
Top
Krasin
view post Posted on 21/4/2013, 18:46     +1   -1




In Gran Bretagna

I disabili, il sesso e la pornografia Il reality abbatte l'ultimo tabù

Le telecamere riprenderanno la vita di alcuni ragazzi portatori di handicap e i loro desideri sessuali


Monica Bellucci e Riccardo Scamarcio in una scena di Manuale d'Amore 2

I protagonisti dell'ultimo reality show che sta già facendo discutere la Gran Bretagna sono i disabili e il sesso. Il programma, "Can have sex, will have sex" (Possono fare sesso, faranno sesso), riporta Dagospia, andrà in onda su Channel 4. In pratica le telecamere riprenderanno alcuni giovani portatori di vari tipi di handicap che affrontano l'ultimo tabù: l'attività sessuale.

Per esempio, c'è una mamma che assolda una escort per il figlio John, 26 anni; c'è un ragazzo affetto da paralisi cerebrale che sogna di diventare il re del porno, poi c'è Leah, 24 anni, affetta da fragilità ossea che non vuole rinunciare ai piaceri dell'erotismo. E ovviamente, è subito scoppiata la polemica. Questo è un programma per voyeurs o uno show-documentario che vuole davvero far vedere le difficoltà che hanno i disabili?


Lucioasta
Quando la Società c apirà che queste persone hanno diritto di vivere,. amare,avere una famiglia, di essere trattati al pari di tuttyi gli esseri viventi come persone normali? Andando ben a v edere, siamo sicuri di essere noi i normali e non i disabili? Qual'è il problema:Hanno gli stessi diritti di tutti gli altri:La vogliamo capire una volta per tutte?



Libero%20Quotidiano
 
Top
Krasin
view post Posted on 26/5/2013, 18:14     +1   -1




Debora, l'infermiera dell'amore: "Aiuto
i disabili a fare sesso"


Vorrei che venissa riconosciuta come professione. Non è prostituzione"



Roma, 26 maggio 2013 - VUOLE diventare la prima assistente sessuale per persone disabili riconosciuta nel nostro Paese. Romana, 31 anni, Debora De Angelis sa che non sarà facile, perché per il legislatore questa professione cha in Italia non esiste, ma altrove sì, si muove in una confusa nebulosa tra assistenza e prostituzione. Debora, esce allo scoperto, ci mette la faccia con coraggio, senza falsi pudori o ipocrisie e racconta la sua esperienza di lovegiver.

«TUTTO ebbe inizio tre anni fa, quando lessi la storia del fisico nucleare Fulvio Frisone, una delle menti più brillanti d’Italia, e di sua madre, Lucia. La donna si rese conto di quanto l’impossibilità di esprimersi sessualmente, per suo figlio, affetto da tetraparesi spastica, fosse un problema a cui trovare soluzione a ogni costo».

E cosa accadde a Frisone?

«La signora Lucia lottò per garantire a suo figlio l’aiuto di donne, prostitute, che frequentavano la sua casa e alleviavano quella che evidentemente per Fulvio era una terribile sofferenza. Subito mi chiesi come ci si potesse sentire all’interno di un corpo che ha fortissimi impulsi sessuali, se non si potessero usare nemmeno le mani per alleviare quella tensione. Immediatamente dopo, però, mi convinsi che avrei saputo aiutare quella persona».

Sembra il racconto mistico di una folgorazione.

«In quel periodo della mia vita, incerta se terminare o meno l’Università, a un passo dalla laurea in Scienze della comunicazione con indirizzo giornalistico, mi guadagnavo da vivere assistendo gli anziani. Era un lavoro cercato e voluto, mi piaceva sapere di essere di stimolo per le loro menti abbandonate a uno stato vegetativo da parenti iperindaffarati o badanti con difficoltà di linguaggio. Fu in quel periodo che si sviluppò in me la dote che oggi mi porta a sostenere di poter interagire sessualmente con una persona disabile, allo scopo di aiutarla a sentirsi bene nel proprio corpo: l’empatia».

Quando fu ‘la prima volta’?

«Di lì a poco incontrai un ragazzo disabile, con cui condividevo la passione politica. Anche lui era affetto da tetraparesi, come Frisone. All’epoca non era tanto il fatto che un disabile non potesse fare l’amore a crucciarmi, perché pure a molti normodotati capita di non essere fortunati nell’ambito intimo e relazionale. L’autoerotismo, o meglio la sua impossibilità, era ciò che mi stonava. Presumevo che per un uomo gli impulsi sessuali fossero anche più pressanti e frequenti, rispetto a una donna, volevo sapere dal mio amico se la disabilità, per caso, li attenuasse».

E quale fu la sua risposta?

«Senza molta sorpresa, mi rivelò che non li attenuava affatto. Semmai, l’impossibilità di esprimerli, li amplificava fino a farli diventare una specie di pensiero fisso, un’ossessione».

Come decise di mettersi alla prova quale lovegiver?

«Gli proposi di approfittare della fortunata coincidenza: lui non aveva mai provato un approccio che lo soddisfacesse, io avevo una convinzione, quella che sarei stata in grado di aiutare una persona, indipendentemente da un legame affettivo o dal suo aspetto fisico, a trovare un benessere sessuale. Potevamo provare e vedere che cosa sarebbe successo».

E fu davvero così?

«Quella situazione tra noi durò per qualche tempo, poi finì per motivi del tutto personali. Mi lasciò la conferma di saper assistere sessualmente una persona disabile, ma anche che l’approccio in amicizia, senza regole, accordi a monte, può risultare dannoso».

Difficile rimuovere le scorie che le lasciò questa prima esprienza?

«Prima di incontrare altre persone trascorsero quasi due anni, durante i quali, però sono enormemente maturata nel modo di approcciarmi a questa tematica. Già da tempo lavoravo come modella di nudo per fotoamatori, un passaggio estremamente utile per raggiungere la definitiva consapevolezza e padronanza corporea. Nel tempo conobbi altri due ragazzi disabili con i quali ho avuto un rapporto molto soddisfacente».

Perché chiamarla assistente sessuale o lovegiver: non è in fondo una prostituta, magari un po’ più sensibile della media?

«Una lovegiver è qualcuno di completamente a posto col proprio corpo e con la propria sessualità, dotato di grande empatia, che può aiutare a risolvere problematiche legate alla sessualità senza alimentarle ai fini di preservare una clientela. Tutto questo si raggiunge in parte con una naturale inclinazione, in parte attraverso una formazione adeguata con psicologi e sessuologi. È inutile confrontare assistenza e prostituzione; appena si approfondisce la questione, si capisce quanto siano diversi questi due approcci alla sessualità».

di Lorenzo Sani
qn.quotidiano.net/cronaca
 
Top
Krasin
view post Posted on 10/6/2013, 09:17     +1   -1




Non deve esistere nessuna barriera per un normale-umano soddisfacimento sessuale!

960020_568116066574245_1339802214_n

Facebook I volti della Seduzione
 
Top
Krasin
view post Posted on 16/6/2013, 10:16     +1   -1




SESSO DISABILI: E’ ON LINE LOVE ABILITY, IL SITO DELL’AMORE DISABILE

love_ability_logo

In Love Ability, anche la sezione Dating, con possibilità di presentarsi e conoscere nuove persone

Ma i disabili lo fanno? E se sì, come? Ma con altri disabili? Qualche anno fa, l’inchiesta su sessualità e disabilità condotta da Disabili.com ha messo in luce un tema poco o per nulla trattato, un tabù difficile da abbattere, soprattutto tra i cosiddetti normodotati: quello del sesso tra disabili.

Tante sono le domande in merito, tanta la voglia di parlare, tanta la voglia di confrontarsi, capire, non sentirsi soli, come quotidianamente abbiamo modo di vedere nel nostro forum, dove alla sezione Senza pudori gli interventi dei navigatori non mancano.

Arriva adesso un ulteriore strumento online per capire questo mondo, conoscerlo, viverlo senza tabù e senza barriere. Si tratta di Love Ability, “creatura” web di Maximiliano Ulivieri, uno spazio da pochissimi giorni on line, per raccontare le proprie esperienze, ma anche per presentare i propri dubbi, le proprie domande, confrontarsi con chi vive quotidianamente le difficoltà ma anche le gioie di una sessualità non poi così diversa… Ma di cosa parlano i disabili, quando parlano di sesso? Di rapporto coi genitori, di devotee, di assistenza sessuale, di difficoltà e gioie, ma anche delle proprie personali storie.

Nato su iniziativa “dal basso”, con adesioni degli stessi utenti, e con una campagna partita su Facebook, nel quale gli utenti sono stati invitati a fotografarsi con la scritta love ability, il sito, al di là del mero “servizio” indirizzato alle persone con disabilità, rappresenta una “finestra su un mondo”, quello della sessualità tra disabili, anche per chi disabile non è.

Diverse le sezioni, dove la sessualità è raccontata, esplorata, maneggiata con ironia o con serietà. Su Love Ability ci sono quindi le storie di chi racconta la propria esperienza, con gli utenti che si mettono in gioco in prima persona. Già on line alcune storie, ognuna speciale, tutte diverse: c’è quella di Anna e Nando, di Deisha con spina bifida e una vita tutt’altro che facile.

A questo si aggiunge la possibilità di uscire dal mondo strettamente virtuale e incontrarsi: nella sezione Dating si può infatti inserire la propria presentazione con foto, accettando di farsi “vedere” ed eventualmente scegliere e contattare da qualcuno, in forma esclusivamente privata, attraverso Facebook.

disabili.com/amici-e-incontri/articoli-amici/25791-sesso-disabili-e-on-line-love-ability-il-sito-dellamore-disabile
 
Top
Krasin
view post Posted on 19/6/2013, 09:06     +1   -1




LAMBORGHINI
tutti i diversamente abili ne hanno una


540291_10150590359911191_108593462_n

Facebook Stronzate.....!
 
Top
Krasin
view post Posted on 14/8/2013, 21:34     +1   -1




Parlare di sesso con persone disabili sembra una puntata di qualche trasmissione scientifica. Eppure per molti è un mistero, un mondo inesplorato. Un mondo sentito talmente lontano da far nascere quesiti spesso anche grotteschi. Risolviamoli.

541628_114182915444763_1711930624_n

Facebook Sesso con disabili

Edited by Krasin - 15/6/2014, 23:29
 
Top
64 replies since 21/1/2013, 00:23   1730 views
  Share